La clausola “floor” nei contratti di mutuo rappresenta una delle tematiche più discusse nell’ambito del contenzioso bancario. Con l’ordinanza n. 1942 del 28 gennaio 2025, la Corte di Cassazione ha ribadito la validità di questa clausola, fornendo importanti indicazioni per i mutuatari e le imprese. In questo articolo analizziamo il significato della clausola floor, l’impatto della recente ordinanza e l’importanza di una consulenza specialistica per chi ha sottoscritto un mutuo con questa clausola.
Cos’è la Clausola Floor?
La clausola floor è una previsione contrattuale che stabilisce un limite minimo al tasso di interesse applicato a un mutuo a tasso variabile. In sostanza, anche se il tasso di riferimento (ad esempio l’Euribor) scende al di sotto di un certo valore, il tasso di interesse applicato al mutuatario non può mai essere inferiore alla soglia minima stabilita dal contratto.
Esempio di Clausola Floor
Se un contratto di mutuo prevede un tasso variabile Euribor + 1,5%, ma con un floor del 3%, significa che anche se l’Euribor dovesse scendere sotto l’1,5%, il mutuatario continuerà comunque a pagare un tasso minimo del 3%.
La Nuova Pronuncia della Cassazione: Ordinanza n. 1942/2025
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza del 28 gennaio 2025, ha stabilito che la clausola floor è valida e non può essere considerata vessatoria se:
- È chiaramente illustrata nel contratto di mutuo.
- Il mutuatario era consapevole della sua presenza e del suo funzionamento al momento della sottoscrizione.
- La formulazione della clausola è chiara e comprensibile.
La Cassazione ha inoltre sottolineato che la clausola floor attiene alla determinazione dell’oggetto del contratto e/o all’adeguatezza del corrispettivo e, per questo, è esclusa dal controllo di vessatorietà ai sensi dell’art. 34, comma 2, del Codice del Consumo.
Quali Sono le Implicazioni per i Mutuatari e le Imprese?
1. Mutuatari con Mutui a Tasso Variabile
Chi ha contratto un mutuo a tasso variabile con una clausola floor potrebbe trovarsi a pagare un tasso di interesse più alto rispetto all’andamento del mercato. È fondamentale verificare se la clausola sia stata adeguatamente evidenziata nel contratto e se vi siano margini per una contestazione.
2. Imprese con Finanziamenti Bancari
Molte aziende hanno sottoscritto finanziamenti con tassi variabili, spesso contenenti clausole floor. Questo può incidere significativamente sui costi di finanziamento e sulla gestione della liquidità aziendale.
Perché Rivolgersi a un Consulente Specializzato?
Se ritieni che la tua banca ti abbia imposto una clausola floor in modo poco trasparente o se vuoi verificare la legittimità del tuo contratto di mutuo, è essenziale affidarsi a un esperto in contenzioso bancario. Un professionista può:
- Analizzare il contratto e verificare la chiarezza della clausola.
- Valutare eventuali profili di illegittimità.
- Assisterti in una negoziazione con la banca per una rinegoziazione o una contestazione.
- Supportarti in caso di azione legale per la tutela dei tuoi diritti.
Conclusione
La clausola floor è un elemento contrattuale che può avere un impatto rilevante sui mutui a tasso variabile. La recente ordinanza della Cassazione ha ribadito la sua validità, ma resta fondamentale per i mutuatari e le imprese verificare attentamente i propri contratti. Se hai dubbi sulla tua situazione, contattami per una consulenza: un’analisi accurata del tuo mutuo può aiutarti a tutelare i tuoi interessi finanziari e a trovare la soluzione migliore per la tua situazione.
Hai un mutuo con una clausola floor? Contattaci per una consulenza gratuita e verifica la correttezza del tuo contratto.