Negli ultimi anni, la giurisprudenza ha introdotto significative novità nel modo in cui vengono interpretati e applicati gli obblighi informativi da parte delle banche e degli intermediari finanziari. Queste modifiche rappresentano un punto di svolta nel tentativo di proteggere meglio gli investitori, in particolare quelli non professionali. Di seguito, analizziamo come queste evoluzioni influenzano le responsabilità degli intermediari e cosa significano per i diritti degli investitori.
Presunzione del Nesso Causale in Caso di Inadempimento Informativo dell’Istituto Finanziario
La giurisprudenza ha apportato un cambio significativo riguardo al nesso causale tra l’inadempimento degli obblighi informativi e il danno subito dall’investitore. Tradizionalmente spettava all’investitore dimostrare questo nesso; tuttavia, recenti decisioni della suprema corte di cassazione hanno stabilito che, una volta provato l’inadempimento, si può presumere il nesso causale. Questo approccio solleva l’investitore dal peso probatorio e pone in capo all’intermediario finanziario la maggiore responsabilità nell’agire con la massima trasparenza.
La Rilevanza della Prova Contraria nella Giurisprudenza
Nonostante il cambiamento di orientamento giuridico nello stabilire il carico della prova, l’intermediario finanziario ha diritto a tentare di ribaltare la presunzione di nesso causale. Tuttavia, la Corte di Cassazione nell’ordinanza del Marzo 2023 ha chiarito che tale prova contraria non può basarsi, com’è stato in passato, su una generica propensione al rischio da parte dell’investitore, desunta dalle sue scelte di investimento rischiose pregresse. Questo orientamento giurisprudenziale stabilisce e impone all’investitore l’obbligo di fornire informazioni che permettano all’investitore scelte consapevoli, indipendentemente dalla sua predisposizione al rischio.
Obblighi Informativi e la Loro Sistematizzazione Giuridica
L’ordinanza della Suprema Corte ha ulteriormente precisato gli obblighi informativi degli intermediari finanziari che, sintetizzati in punti chiave, riguardano sia la fase pre-contrattuale sia quella post-contrattuale. Gli intermediari sono tenuti a fornire informazioni adeguate sulla natura, sui rischi e sulle implicazioni delle operazioni finanziarie proposte. Inoltre, devono dimostrare di aver agito con diligenza, offrendo una trasparenza che permetta all’investitore di fare scelte informate.
In dettaglio gli obblighi informativi dell’intermediario:
- i) gli obblighi sorgono sia nella fase antecedente alla stipulazione del contratto quadro sia dopo la sua conclusione;
- ii) per quanto riguarda l’obbligo di informazione attiva, gli intermediari sono tenuti a fornire all’investitore “informazioni adeguate sulla natura, sui rischi e sulle implicazioni della specifica operazione o del servizio, essenziali per effettuare scelte di investimento o disinvestimento consapevoli”;
- iii) incombe sull’intermediario l’onere di dimostrare di aver agito con la specifica diligenza richiesta e di aver quindi informato correttamente i clienti riguardo alla natura, ai rischi e alle implicazioni della specifica operazione o servizio;
- iv) è irrilevante qualsiasi valutazione di adeguatezza dell’investimento, dato che la mancata osservanza degli obblighi informativi da parte dell’intermediario genera confusione nell’investitore, influenzando le sue decisioni di investimento;
- v) l’adempimento dell’obbligo di informazione specifica richiede all’intermediario di impegnarsi per acquisire una conoscenza preventiva adeguata del prodotto finanziario, basata su tutti i dati disponibili che possano influenzarne la valutazione di rischio, e di trasmettere queste informazioni al cliente;
- vi) l’obbligo di informazione passiva, che implica la richiesta di informazioni all’investitore sulla sua esperienza, serve a valutare l’adeguatezza dell’investimento;
- vii) anche in presenza di un investitore abituato a operazioni finanziarie ad alto rischio, evidenziato dalla sua condotta pregressa, l’intermediario non è esonerato dall’onere degli obblighi informativi, dovendo sempre fornire informazioni complete sulla natura, il rendimento e ogni altra caratteristica rilevante del titolo.
La mancanza di tali informazioni, desunta tra l’altro dalla verifica delle condizioni contrattuali di investimento, è vista come un fattore che può disorientare l’investitore, condizionando negativamente le sue scelte.
Protezione degli investitori, presunzione del nesso causale, specificazione degli obblighi informativi
Le recenti evoluzioni nella giurisprudenza riguardante gli obblighi informativi degli intermediari finanziari rappresentano un importante passo avanti nella protezione degli investitori. La presunzione del nesso causale e la specificazione degli obblighi informativi richiesti forniscono agli investitori strumenti più efficaci per tutelare i loro interessi finanziari e prendere decisioni più informate e sicure. Questi cambiamenti non solo aumentano la responsabilità degli intermediari ma cercano anche di riequilibrare il rapporto tra le parti, favorendo una maggiore equità nel sistema finanziario.
Entra in contatto con lo Studio Amodeo e chiedi consulenza fiscale, tributaria, bancaria e sulle criptovalute. Compila adesso il modulo con i tuoi dati. Ti assicuriamo la massima riservatezza