In un mondo dove la tecnologia digitale trasforma velocemente ogni aspetto delle nostre vite, l’Europa ha fatto un salto in avanti sul fronte delle garanzie e delle tutele per il consumatore che si avvale degli investimenti su criptovalute e cripto attività. Il nuovo regolamento sulle cripto-attività, infatti, noto come MiCa a fine del 2024 entrerà in vigore totalmente. Questa normativa tocca un settore cruciale degli investimenti, promettendo di portare ordine in un settore che finora è stato un po’ come il Far West, selvaggio e senza regole chiare.
Con l’approvazione del MiCa, l’Europa non solo si posiziona come leader nella definizione di regole chiare per il mondo delle criptovalute, ma risponde anche a un bisogno fondamentale di sicurezza e trasparenza per tutti coloro che nell’ambito finanziario investono in criptovalute e per i consulenti e commercialisti che si occupano di cripto attività e criptomonete.
Le piattaforme di scambio di moneta virtuale sono scollegate dalle norme e dalle tutele degli Stati. Nonostante l’elevato margine di incertezza e volatilità le criptomonete sono molto apprezzate dai consumatori, perché la rendita dell’investimento è molto alta e non ci sono costi da aggiungere agli investimenti e alle transazioni in valuta virtuale, a parte le percentuali di tariffe applicate dalle piattaforme online. Per questo motivo uno degli utilizzi apprezzati dagli utenti è l’invio di denaro all’estero. È opportuno ricordare che dal 2023 sui margini di utile sugli investimenti è obbligatorio dichiarare i redditi da investimenti in cripto-attività.
Quando è stato approvato il MiCA nuovo regolamento sulle cripto-attività
Il regolamento MiCA, Markets in Crypto-Assets Regulation, è stato approvato a Giugno 2023, ma entrerà in vigore del tutto alla fine del 2024. Lo scopo del MiCA è quello di proteggere i consumatori europei UE da frodi e dai rischi relativi agli investimenti in cripto-attività e criptovalute. Le norme sono rivolte ai soggetti dell’UE che forniscono servizi per gli investimenti sulle cripto attività. Per loro il MiCA predispone regole fondate sul principio cardine della trasparenza e all’individuazione dei soggetti responsabili in caso di:
- malfunzionamento della piattaforma che emette i token;
- solidità dell’operatore che emette i token;
- perdita dei dati personali e credenziali di accesso;
- azioni manipolatorie del mercato;
- abuso di informazioni privilegiate a danno dei consumatori.
Si tratta quindi di uno strumento normativo a tutela dei consumatori e del lavoro dei consulenti fiscali sulle criptovalute.
Ecco cosa prevede il MiCA per gli operatori di cripto-attività sul territorio UE
Dal momento che per gli operatori dei servizi e per gli emittenti criptovalute sul mercato UE il MiCA predispone il principio della trasparenza, chi tratta cripto-attività ed emette criptovalute ha il dovere di pubblicare il “White Paper” o libro bianco sulle cripto-attività. Il white paper deve contenere le informazioni utili a chi si accinge ad acquistare cripto, a capire chi è
- il soggetto responsabile che emette la criptovaluta;
- i diritti e gli obblighi dell’utente;
- la tecnologia che regola il trasferimento delle valute elettroniche;
- i rischi relativi agli investimenti in attività svolte con criptovaluta.
Questa regolamentazione si applica alle monete virtuali simili ai Bitcoin, cioè slegate da qualsiasi attività ed ente di intermediazione come Banca Centrale e organismi finanziari che non possono intervenire perché non esiste alcun bene reale, finanziario o monetario collegato alla criptovaluta emessa.
Restano comunque fuori da ogni regolamentazione alcuni tipi di attività connesse alle criptovalute come i non fungible tokens o NFT e le opere d’arte digitali e, ovviamente, il MiCA non si applica ai soggetti al di fuori del territorio UE.
Le stablecoin Cosa sono le monete virtuali legate ai beni finanziari reali
Dal momento che le criptovalute sono essenzialmente un bene esclusivamente digitale e speculativo, il denaro impegnato per l’investimento è ad alto rischio per l’investitore. Proprio per questo motivo e per contenere il rischio di ampi margini di fluttuazione del loro valore, negli ultimi anni si sono aggiunte alle criptomonete classiche anche le stablecoin ovvero sempre monete virtuali, ma ancorate a elementi dell’economia reale, come l’Euro, il Dollaro Usa, l’Oro, il Petrolio. In altri casi si tratta di emissioni di criptovalute direttamente da parte di entità Statuali come alcune dell’America Latina. Nei casi in cui le criptovalute siano ancorate ad attività economiche e finanziarie sottostanti potranno essere emesse solo da banche e soggetti autorizzati e vigilati.
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