Una recente Ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un importante principio in tema di usura bancaria: in giudizio, anche se il cliente non menziona esplicitamente il superamento dei tassi soglia nel ricorso, il giudice può accertare d’ufficio la nullità del contratto di finanziamento per violazione della normativa antiusura.
Il principio “iura novit curia” applicato anche ai decreti ministeriali che stabiliscono la soglia tasso usura
La novità della sentenza della Cassazione riguarda l’applicazione del principio “iura novit curia” anche ai decreti ministeriali che stabiliscono di volta in volta il tasso soglia usura TEGM. Fino ad ora dalla giurisprudenza a tali decreti ministeriali era riconosciuto solo valore amministrativo. Con la sentenza, invece, vi si riconosce valore normativo a tutti gli effetti. Questo aspetto rivoluziona il principio sulla base del quale il giudice può maturare la sua decisione. Dal momento che ai decreti che stabiliscono il TEGM per il calcolo del tasso soglia è riconosciuto valore normativo, il Giudice non può esimersi dal riconoscere il diritto applicabile al caso concreto, indipendentemente dalle norme citate dalle parti in causa.
L’accertamento del superamento del tasso soglia tramite perizia bancaria ha pieno valore in giudizio
Il caso sul quale si è espressa la Corte di Cassazione è noto agli operatori del settore. In precedenza la banca convenuta in giudizio aveva impugnato la sentenza della Corte d’Appello nella parte in cui aveva accertato, tramite una perizia tecnica per il riequilibrio dei rapporti bancari, l’applicazione di interessi moratori usurari su un contratto di credito personale. Ciò in quanto il ricorrente non aveva prodotto i decreti ministeriali di rilevazione del TEGM, ritenuti atti amministrativi privi di valore normativo, per cui non potevano essere considerati dal giudice. Ora invece, grazie al nuovo principio giurisprudenziale, l’accertamento del superamento del tasso soglia tramite perizia bancaria ha pieno valore probatorio anche senza deposito dei decreti ministeriali, in quanto il giudice può comunque verificarne l’eventuale violazione.
Rilevanza normativa dei decreti ministeriali sull’usura e le conseguenze per mutui e finanziamenti
In sostanza, il giudice può verificare autonomamente se il tasso applicato viola i limiti di legge previsti dai decreti ministeriali che determinano periodicamente le soglie di usura. Ciò anche se tali decreti non sono stati materialmente depositati dalle parti in causa. Ne consegue che se un finanziamento, sia esso un mutuo, un prestito personale o un’apertura di credito, presenta interessi superiori alla soglia consentita, il giudice può dichiararne la nullità per usura bancaria anche se il cliente non ha contestato esplicitamente il superamento di tali limiti nel ricorso introduttivo.
Come difendersi dall’applicazione di tassi illegittimi e l’importanza della consulenza bancaria qualificata
Questo rafforza notevolmente la tutela per i clienti delle banche vittime di interessi usurai. Il riconoscimento del carattere di norma giuridica a tutti gli effetti dei Decreti Ministeriali che stabiliscono il TEGM, consente al Giudice di pronunciarsi in giudizio seguendo le norme di diritto, individuando le fonti che regolano la fattispecie sottoposta all’esame anche quando quelle fonti non sono state introdotte nel procedimento dalle parti. Tuttavia resta fondamentale, in caso di contenzioso, affidarsi ad un consulente esperto di anatocismo bancario in grado di dimostrare analiticamente, tramite una attenta analisi tecnica del contratto, il superamento del tasso soglia usura e la conseguente nullità del finanziamento per violazione della normativa antiusura.
La consulenza sul contenzioso bancario qualificata per il recupero degli interessi pagati in eccedenza
Oltre a richiedere copia della documentazione bancaria ultradecennale, per verificare la presenza di eventuali illegalità ed usufruire pienamente della tutela rafforzata dalla recente sentenza della Cassazione, è dunque essenziale effettuare una approfondita consulenza tecnica sul contratto di finanziamento, producendo una perizia bancaria che attesti in modo rigoroso il superamento dei tassi soglia. Tale prova sarà pienamente valorizzata dal giudice grazie al nuovo principio di diritto affermato dalla Suprema Corte.
Ricapitolando ecco come procedere per il recupero degli interessi pagati in eccedenza
Una volta accertato tramite perizia tecnica bancaria che il contratto di finanziamento viola i limiti imposti dalla normativa antiusura, è possibile avviare un’azione legale per ottenere il rimborso degli interessi pagati in eccedenza rispetto al tasso soglia. Il primo passo è inviare una lettera di messa in mora alla banca in cui si eccepisce formalmente l’applicazione di interessi usurari e si richiede il rimborso integrale degli importi versati illegittimamente a titolo di interesse. Se la banca non si adegua spontaneamente, si può presentare ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario allegando la perizia tecnica che dimostra il superamento del tasso soglia usura. In alternativa è possibile rivolgersi direttamente al giudice ordinario depositando la consulenza tecnica bancaria come prova. Grazie al nuovo orientamento della Cassazione, il giudice potrà accertare autonomamente la nullità del contratto per usura bancaria e condannare la banca alla restituzione delle somme pagate in eccedenza dal cliente a titolo di interesse.
Quali documenti servono nel contenzioso contro la banca
Per dimostrare in giudizio l’applicazione di interessi usurari e ottenere il rimborso delle somme versate in eccedenza, è necessario produrre la seguente documentazione:
– Il contratto di finanziamento originale, completo di TAN, spese e oneri accessori per verificare il TAEG effettivo.
– Il piano di ammortamento per analizzare nel dettaglio il sistema di calcolo degli interessi.
– Le tabelle TEGM della Banca d’Italia relative al trimestre di stipula del contratto. Sono la base per calcolare il tasso soglia usura (ora superato dalla nuova sentenza della Cassazione).
– L’estratto conto completo con tutte le rate addebitate per capitale e interessi.
– La consulenza tecnica o perizia bancaria che attesta, sulla base della documentazione prodotta, il superamento del tasso soglia usura.
Questa prova documentale permette al giudice di accertare con certezza la nullità del contratto per violazione della normativa antiusura e la debenza delle somme da rimborsare al cliente.
Le possibilità di rimborso integrale offerte dalla nuova giurisprudenza
La recente sentenza della Cassazione, riconoscendo pieno valore normativo ai decreti ministeriali che fissano il TEGM, rafforza notevolmente le possibilità per i clienti delle banche di ottenere il rimborso integrale degli interessi pagati in eccedenza su contratti che violano la normativa antiusura. Infatti, anche se il cliente non cita esplicitamente nel ricorso il superamento del tasso soglia, il giudice può comunque rilevare autonomamente la nullità del contratto di finanziamento e la debenza delle somme versate a titolo di interesse. Grazie a questo nuovo principio di diritto, confermato in giudizio dalla perizia tecnica che attesta il superamento del TEGM, il risparmiatore può finalmente vedere riconosciuto il proprio diritto ad ottenere dalla banca la restituzione di tutte le rate o quote di rate pagate a titolo di interesse ai sensi di un contratto nullo per usura bancaria. Si tratta di una svolta giurisprudenziale che rafforza decisamente la posizione del cliente in un contenzioso per usura contro l’istituto di credito.
Resta fondamentale, in caso di controversia, affidarsi ad un consulente bancario specializzato in grado di dimostrare analiticamente la violazione della normativa antiusura.
Compila il modulo di contatto per ricevere consulenza sul contenzioso bancario