La SEC ha pubblicato un nuovo documento con le priorità per il 2020, tra cui sono state inserite anche le criptovalute.
Il documento si intitola 2020 Examination Priorities e proviene dall’Ufficio delle ispezioni e degli esami di conformità (OCIE) della Commissione per gli strumenti finanziari degli USA.
Al suo interno, pur non essendo mai citato il termine “criptovalute”, c’è un intero capitolo dedicato agli asset digitali, in cui si legge:
“Il mercato degli asset digitali è cresciuto rapidamente e presenta vari rischi, anche per gli investitori retail, che potrebbero non comprendere adeguatamente le differenze tra tali asset e prodotti più tradizionali. A causa di questi rischi l’OCIE continuerà a identificare e controllare i player di questo mercato registrati presso la SEC in questo settore. I controlli valuteranno quanto segue: (1) idoneità agli investimenti, (2) pratiche di gestione e negoziazione del portafoglio, (3) sicurezza dei fondi e delle attività dei clienti, (4) determinazione dei prezzi e valutazione, (5) efficacia dei programmi e dei controlli di conformità e (6) supervisione delle attività lavorative esterne dei dipendenti”.
Inoltre, il documento della SEC specifica anche che l’innovazione ed il progresso tecnologico in ambito finanziario continuano a crescere rapidamente e che l’OCIE è concentrato nel tenersi al passo con questi sviluppi per fornire servizi di conformità e controllo e per valutarne l’efficacia.
C’è anche un riferimento esplicito alla blockchain, laddove si fa riferimento agli agenti che si occupano di gestire i trasferimenti delle security.
A proposito del ruolo di controllo di OCIE il documento spiega:
“I candidati all’esame includeranno gli agenti per i trasferimenti che fungono da agenti di pagamento per gli emittenti, agenti di trasferimento che sviluppano la tecnologia blockchain e agenti di trasferimento che forniscono servizi agli emittenti di titoli con microcap, offerte private, titoli con crowdfunding o risorse digitali”.
Il documento contiene nel suo complesso le priorità all’esame dell’OCIE per l’anno fiscale 2020, come già accaduto nei sette anni precedenti. L’obiettivo è quello di promuovere e migliorare la conformità con le normative vigenti, per proteggere al meglio gli investitori.
Il capitolo dedicato agli asset digitali è scarno e non particolarmente significativo, ma anche quelli dedicati ad altre tipologie di asset finanziari lo sono. Il documento, infatti, non è particolarmente lungo, nonostante tratti molti temi differenti e quindi tratta i vari temi in modo molto sintetico.
Inoltre, è il frutto anche di varie consultazioni dello stesso OCIE con altre fonti e di una collaborazione con altre divisioni della SEC e di altri regolatori. OCIE si dice aperta ad accogliere commenti e suggerimenti su come può adempiere al meglio alla propria missione di promuovere la conformità, per prevenire le frodi, identificare e monitorare i rischi e informare la SEC.
Da ciò che si legge sui digital asset non pare che il 2020 possa riservare clamorose novità rispetto a quanto fatto nel corso del 2019.